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Incidenti sul lavoro: nei primi 7 mesi del 2020 Inail segnala un calo del 23,7% rispetto al 2019 influenzato dal lockdown

Il confronto fra i primi sette mesi del 2020 rispetto al 2019, anche se evidenzia un calo del 23,7%  di denunce di infortunio, richiede cautele. In particolare, per capire meglio l’andamento degli infortuni con esito mortale sarà necessario attendere il consolidamento dei dati dell’intero anno essenzialmente per due motivi: la sospensione causa Covid19 di tutte le attività produttive, e l’inclusione delle denunce di infortunio relative alle infezioni Covid19 avvenute nell’ambiente di lavoro o a causa dello svolgimento dell’attività lavorativa e in itinere (cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il luogo di lavoro).

Secondo i dati diffusi il calo maggiore si ha nel mese di maggio, seguono aprile e giugno con una riduzione di oltre un terzo nel confronto con l’anno precedente.

Tra gennaio e luglio 2020 la diminuzione ha interessato sia lavoratori italiani (-24,6%), che quelli comunitari (-15,8%) ed extracomunitari (-20%) ; mentre rispetto all’analisi per classi di età emergono decrementi generalizzati per tutte le fasce di età, ma più contenuti per lavoratori tra i 45-64 anni.

I dati INAIL sulle denunce di casi mortali

Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale nei primi sette mesi del 2020 sono state 716, questo dato evidenzia un aumento di 117 casi rispetto ai 599 registrati nello stesso periodo del 2019, l’incremento è probabilmente influenzato dal numero di decessi avvenuti a causa dell’infezione COVID19.

Sul territorio italiano si registra una riduzione solo degli infortuni mortali in itinere mentre quelli avvenuti sul posto di lavoro sono aumentati (+39,6%). L’incremento è legato soprattutto ai settori dell’Industria e dei Servizi e il conto Stato, mentre l’Agricoltura ha registrato 23 casi in meno.

I dati INAIL sulle denunce di malattie professionali

Le malattie professionali denunciate e protocollate dall’Inail sono state il 34.5% in meno rispetto allo stesso periodo del 2019, anche in questo caso a influenzare la flessione è il numero delle denunce presentate tra marzo e luglio 2020, in riduzione del 49% rispetto allo stesso periodo del 2019.

Una corretta Analisi dei Rischi e l’azione delle Protezioni Antiurto STOMMPY, per promuovere ambienti di lavoro sicuri.

A fronte di questi nuovi dati, seppur rimane da verificarne la veridicità sulla totalità del 2020, crediamo sia importante ripartire prestando ancora più attenzione ai temi legati alla sicurezza sul lavoro.

L’importanza di una corretta analisi dei rischi, considerando anche i near miss che non emergono mai dai dati INAIL, i quali giustamente registrano solamente il fatto avvenuto e certificato, è la base per una buona prevenzione di infortuni o morti sul posto di lavoro.

Prevedere all’interno del proprio DVR, quali Protezioni Antiurto sono state adottate a tutela dei seguenti soggetti, è fondamentale per evitare che determinati tipi di incidente accadano:

  • le infrastrutture, i materiali e i macchinari fanno parte da sempre dei valori più preziosi per l’impresa;
  • i collaboratori necessitano di sentirsi più tutelati per aumentare la propria produttività, non dovendo pensare al resto;
  • la proprietà deve poter dormire notti serene, pensando di aver fatto tutto ciò che è in sua forza per escludere qualsiasi tipo di incidente, ovviamente a patto che non sia causato di proposito o per sbadataggine.

La sicurezza sul posto di lavoro è una delle più importanti conquiste dal dopoguerra ad oggi e deve sempre essere considerata come priorità:procedure e comportamenti poco attenti,mettono in discussione questo diritto che dev’essere il primo interesse sia per l’impresa, che in questo modo garantisce un ambiente confortevole e di conseguenza più produttivo, sia per la società nel suo insieme che sopporta meno costi sociali. Impedire ad un mezzo di movimentazione di entrare in contatto con un operatore intento e concentrato nelle proprie attività

A prescindere dal lockdown che ci ha restituito dati probabilmente poco aderenti alla realtà in situazione di normalità, siamo certi che ci sia solo una strategia da seguire per ridurre, se non eliminare completamente, queste spiacevoli situazioni: la PREVENZIONE!

Educare il datore di lavoro ma soprattutto i dipendenti ad adottare comportamenti di prevenzione per ridurre al minimo, se non addirittura far sparire, il rischio di incidenti sul lavoro è l’unico modo per garantire posti di lavoro più sicuri e ridurre notevolmente i costi di manutenzione dell’impresa.