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Sicuri per crescere. Come la sicurezza sul lavoro impatta sul business delle aziende virtuose.

A qualsiasi livello e in molti settori produttivi, aziende di piccole, medie e grandi dimensioni hanno inserito tra i loro asset strategici la valorizzazione della “componente umana” del business, seguendo l’assunto secondo il quale la qualità del lavoro è una funzione diretta della qualità della vita di chi lavora.

SICUREZZA SUL LAVORO: EVOLUZIONE DI UN VALORE

A questo proposito, uno dei fattori che concorrono a formare la qualità del lavoro è senza dubbio la sicurezza in azienda e negli ambienti lavorativi, indicatore individuato anche dall’Istat per le misurazioni statistiche del BES (Benessere equo e sostenibilie).

Questo importantissimo aspetto negli ultimi tempi ha vissuto un processo evolutivo ispirato, in diversi modi e sotto diversi aspetti, a un principio alto e assoluto: la cura e la valorizzazione delle persone.

Se fino a una ventina di anni fa, infatti, la sicurezza sul lavoro era considerata - da imprenditori e dipendenti - come un mero obbligo di legge al quale attenersi, oggi ha in molti casi raggiunto il suo naturale status di valore etico e driver strategico della gestione aziendale.

Molti esempi testimoniano questa evoluzione, dall’uso dei Dispositivi di Protezione Individuale - ormai una procedura consolidata e applicata su larghissima scala - alle procedure e norme di sicurezza e ai relativi corsi di aggiornamento, fino ai premi a incentivo che molte aziende hanno adottato per ridurre gli incidenti e gli infortuni sul lavoro e - all’opposto - alle penalizzazioni economiche comminate dell’INPS e al danno di immagine agli occhi degli stakeholders.


INVESTIRE IN SICUREZZA: UN PRINCIPIO CHE GENERA VALORE

L’evoluzione descritta dimostra quello che per molte aziende virtuose è ormai divenuto un orientamento organizzativo di primaria importanza: la sicurezza come fondamentale driver aziendale.

Esperienza dopo esperienza, la validità di questo approccio è stata verificata con mano attraverso i reali benefici di una corretta attitudine a investire e operare in sicurezza: il comprovato indice di maggiore efficienza produttiva, le tangibili ricadute positive sul rendimento economico e l’impatto sull’intera qualità del lavoro e della vita aziendale.

Secondo gli studi dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, per ogni euro investito si ha un ritorno economico di 2,2 euro e il rapporto costi–benefici relativo al miglioramento della sicurezza e della salute è positivo.

Lo conferma il fatto che le aziende che decidono di investire in sicurezza per la prima volta, in genere estendono e applicano gli investimenti a tutti i loro spazi di lavoro, fino a fare della prevenzione di incidenti e infortuni un principio di organizzazione e di progettazione degli ambienti.


BRAND REPUTATION: LA SICUREZZA COME ASSET AZIENDALE

C’è poi un filo diretto che collega le politiche aziendali di sicurezza sul lavoro alla reputazione di cui un’azienda gode - o meno - sui mercati e tra gli stakeholder.

Al di là dell’immediato danno fisico ed economico che un infortunio o un incidente sul lavoro arrecano a lavoratori e aziende, nel medio-lungo periodo l’eventuale inosservanza delle procedure e delle norme di sicurezza ha un impatto fortemente negativo anche in termini di immagine e di valore percepito dall’esterno: un danno di brand reputation, appunto.

Ciò è tanto vero quanto è vero l’effetto contrario. L’attenzione alle persone, gli investimenti in sicurezza sul lavoro, il rispetto e il superamento volontario delle normative dettate dalla legge sono infatti fattori che concorrono alla definizione di un posizionamento aziendale preciso e premiante.

Le imprese che fanno della sicurezza una bandiera chiara e comprovata possono godere di un vantaggio competitivo in termini di:

  • attraction & retention di nuovi talenti, dipendenti e collaboratori
  • rafforzamento e solidità della capacità produttiva
  • creazione di ambienti di lavoro rassicuranti e motivanti
  • coesione con gli stakeholder
  • miglioramento dell’efficienza nella gestione aziendale
  • comunicabilità di un alto profilo etico e di responsabilità sociale

STOMMPY: UN INTERLOCUTORE PER LA PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI SUL LUOGO DI LAVORO

In questo contesto di virtuoso aumento della sensibilità delle coscienze in merito ai temi della sicurezza, donne e uomini di STOMMPY riscontrano ogni giorno nelle aziende clienti un ascolto sempre più attento verso l’esperienza che - come protagonista del settore - l’azienda può trasmettere; il che rende più facile ed efficace sintonizzarsi e dialogare sulle soluzioni alle problematiche che dai clienti vengono sottoposte.

Un confronto, questo, che da sempre si basa sulla condivisione dei criteri di calcolo e di scelta dei sistemi di protezione antiurto più idonei per il cliente; un dialogo che concorre ad acculturare il cliente stesso e il mercato in materia di sicurezza e a rendere ogni investimento più consapevole, sicuro e remunerativo.

Una volta eseguita l’installazione delle protezioni di sicurezza antiurto, il rapporto di STOMMPY con i clienti migliora ulteriormente, poiché diventano tangibili e misurabili i benefici che ne derivano, come ad esempio:

  • la drastica riduzione dei costi di manutenzione ad infrastrutture e macchinari
  • il maggiore senso di sicurezza per gli operatori nelle aree di promiscuità con i carrelli di movimentazione merci
  • la maggiore efficienza nel prevenire gli incidenti, grazie all’alta visibilità delle protezioni antiurto.

In questi nostri tempi, in cui il sentimento della sicurezza personale è stato così drasticamente compromesso dall’emergenza sanitaria, si erge come ancor più indispensabile l’impegno delle aziende alla tutela della sicurezza di coloro che nel lavoro trovano rifugio, prospettive e conforto.

Oggi più che mai, dunque, investire in sicurezza significa attivare due livelli di protezione: il primo riguarda le persone, la loro incolumità personale, il secondo riguarda il business, poiché dalla sua esecuzione in sicurezza dipende la possibilità di continuare a crescere in futuro.